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Sospensione dei mutui alle aziende in difficoltà economica

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Molte aziende frutticole e vitivinicole raccoglieranno appena il 20-30% del prodotto e vedranno pagata la loro frutta a prezzi inferiori ai costi di produzione. Una situazione gravissima, già sottolineata da Cia – Agricoltori Italiani Imola nelle scorse settimane. Adesso l’associazione chiede agli istituti bancari del territorio di posticipare le rate dei mutui, per consentire alle aziende agricole di risollevarsi e di poter superare questa annata terribile.

“Abbiamo già lanciato l’allarme, nelle scorse settimane, sulla situazione in cui si trovano le aziende a vocazione prevalentemente frutticola o vitivinicola – ribadisce Giordano Zambrini, presidente di Cia Imola – ridotte davvero allo stremo. Chi produce albicocche, pesche, susine, pere o vino non solo ha subito danni produttivi enormi, ma si trova a dover affrontare una crisi di mercato addirittura peggiore.

Perché un’annata negativa può capitare, anche se con i cambiamenti climatici i problemi legati a quantità e qualità di prodotti sono sempre più frequenti. Ma il sistema delle filiere che continuano a penalizzare il settore primario e un mercato che viene subito e non aggredito, sono una calamità costante e strutturale che le aziende non riescono più a gestire”.

L’associazione si sta muovendo a livello regionale per chiedere misure straordinarie per la tutela del reddito dei produttori, colpiti quest’anno anche per i cali quantitativi delle produzioni cerealicole.

“Quest’anno sono poche le colture che stanno dando un reddito alle aziende, anche i cereali non stanno dando i risultati sperati. Per arginare la situazione Cia Emilia- Romagna incontrerà l’Abi (Associazione Bancaria Italiana) – che rappresenta la totalità delle aziende di credito italiane o operanti in Italia – per chiedere che vengano sospesi i mutui alle aziende che hanno subito danni per il maltempo, indipendentemente dalla dichiarazione ufficiale di stato di calamità. Naturalmente si tratta di un passo positivo, ma vorremmo andare oltre, chiedendo la collaborazione immediata degli istituti bancari del territorio, perché riconoscano alle aziende agricole la “Calamità di mercato” e posticipino il pagamento delle rate dei mutui di un anno. Penso – continua Zambrini – che tra le banche e le aziende, che spesso sono clienti “storici”, ci dovrebbe essere una sorta di patto economico. Non vogliamo sconti, non chiediamo favoritismi perché sappiamo che la crisi è generalizzata, ma ora un intero settore rischia di andare in default, un settore che ha sempre trainato l’economia. La nostra non è una richiesta di aiuto, ma di sostegno per uscire da questa crisi e continuare a far crescere le nostre aziende, perché il settore agricolo è un perno dello sviluppo dell’economia imolese, anche in termini occupazionali. Crediamo che in un territorio forte e solidale come il nostro, le banche debbano e possano fare una scelta, quella di intervenire e investire sulla loro agricoltura per il bene dell’intera comunità”.

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