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La denuncia di variazione colturale va presentata entro il 31 gennaio

La dichiarazione va presentata al competente Ufficio Provinciale dell’Agenzia del Territorio. Le variazioni incidono sulla misura dei redditi fondiari da dichiarare ai fini della imposizione diretta

Entro fine mese i proprietari e conduttori di terreni agricoli devono verificare la corrispondenza tra la coltura effettivamente praticata sul terreno e quella indicata nel certificato catastale. Qualora non vi sia corrispondenza, essi hanno l’obbligo di comunicare la variazione.
Può infatti accadere che un terreno risulti accatastato con una specifica coltura (vigneto, ad esempio) ma poi sia utilizzato per altro (seminativo, ad esempio). In questa ipotesi non è possibile dichiarare il reddito che deriva dal certificato catastale ma è necessario presentare una apposita denuncia di variazione entro il 31 gennaio dell’anno successivo al fine di ottenere il corretto
reddito da dichiarare.

La denuncia va effettuata dal proprietario del terreno o dall’affittuario con una delle seguenti due modalità:
•utilizzando l’apposito modello disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
oppure
•utilizzando il software “Docte 2”.

Per informazioni e per la denuncia si può rivolgersi agli uffici CIA.

catasto, variazioni colturali

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