Italtom verso l’acquisto di Ferrara Food
Claudio Ferri
PIACENZA – Il progetto industriale di Italtom, la società che ha acquisito l’affitto di azienda dell’ex Ferrara Food di Argenta, chiude la campagna nel segno dell’ottimismo. Dopo il fallimento dello stabilimento di Argenta, la nuova società creata da due realtà piacentine – Steriltom ed Emiliana Conserve – si configura come il primo gruppo italiano di trasformazione del settore. Obiettivi di produzione e qualitativi sono stati raggiunti, motivo di soddisfazione dei vertici del nuovo gruppo.
“Abbiamo superato il battesimo del fuoco – commenta Dario Squeri (Steriltom), amministratore delegato, assieme a Mario Bosoni (Emiliana Conserve), di Italtom. Dopo quasi due anni di inattività ci siamo impegnati per ridare operatività all’azienda. Una attività che è stata ripagata con il ritiro di oltre 800 mila quintali di pomodoro, raggiungendo così il nostro obiettivo. Inoltre c’è anche tanta soddisfazione nel aver instaurato sul territorio un ottimo rapporto con le Organizzazioni dei produttori, gli agricoltori e le istituzioni, oltre alle stesse maestranze dello stabilimento”. Sul futuro della nuova società Squeri ha le idee chiare. “Andremo a definire a fine mese (novembre, ndr) l’impegno finanziario con i curatori per il definitivo acquisto dell’azienda – precisa – e in caso positivo, come speriamo, il prossimo anno intendiamo ritirare e lavorare circa 1,2 milioni di quintali, a cui parallelamente seguiranno investimenti nelle linee di lavorazione”.
L’Amministratore delegato manifesta soddisfazione per la scelta fatta dell’affittanza e per aver dato continuità aziendale in produzione ed investimenti, anche strutturali, e di conseguenza aver contribuito a ridare fiducia al mondo agricolo. “Era tra gli obiettivi di Italtom -dice -. Abbiamo in programma anche la realizzazione di nuove linee di produzione, più adeguate al mercato di oggi. Crediamo inoltre di aver dato un nuovo slancio ad un’area agricola con grandi potenzialità, forse bistrattata negli anni passati, con margini di crescita della coltura – sottolinea ancora Squeri -. La scelta nostra è stata quella di diversificare la produzione per avere una doppia collocazione a livello territoriale. Già da questa annata poi – prosegue – abbiamo iniziato a modificare la classica produzione di Ferrara Food, puntando soprattutto su polpe e cubetto, più apprezzati sui mercati internazionali e prodotti a maggior valore aggiunto, abbandonando il concentrato”. In questo progetto industriale Squeri non dimentica il supporto ricevuto: “Tutto ciò è stato possibile grazie anche all’impegno della Regione Emilia Romagna e al sindaco di Argenta – conclude – che ci hanno sostenuto nel percorso di riapertura di uno stabilimento che è una risorsa anche per il territorio circostante”.