Il cuore grande degli agricoltori associati Cia
Previsti altri carichi di fieno e paglia in arrivo in Romagna da Cia di altri territori
Ora che la fase acuta dell’emergenza è finita e l’attenzione emotiva popolare sui bisogni si è affievolita la grande solidarietà fra gli agricoltori è ancora più preziosa. Non è cessata l’emergenza, ha cambiato volto.
È talmente grande questa voglia di aiutare degli agricoltori che sono previsti altri carichi in arrivo da altre Cia di altri territori per gli agricoltori Cia romagnoli.
“La gratitudine e la riconoscenza nei confronti degli agricoltori di Cia Veneto è immensa”, afferma Danilo Misirocchi, presidente di Cia Romagna che ha accolto – insieme al Direttore Alessia Buccheri, al presidente erritoriale Stefania Malavolti ed altri associati – i cinque trattori con oltre cento rotoballe di fieno e paglia a Casola Valsenio per le aziende agricole Cia della Romagna. Si tratta dell’alimentazione per bovini, caprini, ovini e conigli: animali che stavano iniziando a soffrire la fame. Animali che mandati al pascolo, dove le condizioni lo permettono, si perdono perché si spostano in cerca di erba.
Per l’agricoltura, e in particolare l’allevamento, la tematica del fieno e della paglia è stata dirimente da subito nelle zone colpite dalle frane e dalle alluvioni. Con l’isolamento e le altre difficoltà connesse all’evento estremo la necessità di cibo per gli animali è stata evidente: “Le scorte stanno finendo – specifica Misirocchi – Veniamo da annate non sovrabbondanti e il primo taglio di questa stagione non è in linea con le aspettative perché il fieno, con le piogge anche in altri parti d’Italia, comincia ad avere qualche problema. Stiamo tutti attraversando un momento particolarmente difficile, ma la solidarietà manifestata da colleghi di altri territori non colpiti dalle alluvioni, ma non per questo senza difficoltà, dimostra il cuore grande degli agricoltori. Hanno una grande voglia di aiutarci”.
Misirocchi ringrazia anche Cia Nazionale che da subito ha aperto una raccolta fondi per i bisogni degli associati emiliano-romagnoli.