Credito, Agrifidi innalza la qualità delle garanzie prestate a favore delle imprese associate
MODENA – Il 20 aprile scorso l’assemblea dei soci di Agrifidi Modena, Reggio e Ferrara ha approvato il bilancio 2020. L’esercizio ha chiuso con un utile di 8.467 euro, al netto dell’accantonamento a fondo rischi garanzie proprie di 30.000 euro che, così, passa a 665.747, a fronte di una rischiosità effettiva di oltre 443 mila.
L’incremento del fondo è finalizzato ad un maggiore presidio delle esposizioni in essere e future, in virtù del sempre maggiore impegno di Agrifidi in garanzie a prima richiesta che sono diventate prevalenti nell’operatività del confidi, passando dal 44% nel 2019, al 66% nel 2020. Agrifidi ha, in tal modo, innalzato sensibilmente la qualità delle garanzie prestate a favore delle imprese associate.
Questo, fa sapere l’organismo, anche grazie alla convenzione con Medio Credito Centrale di cui Agrifidi è sportello autorizzato e che permette di rilasciare garanzie a prima richiesta fino al 90% dell’importo finanziato chirografario.
La garanzia è statale e a ponderazione zero per l’istituto erogante, cioè la banca, simile a quella rilasciata da Ismea. La gestione ordinaria del confidi è in sostanziale pareggio, nonostante che circa il 37% dell’operatività deliberata, oltre 8 milioni di euro, non sia stata erogata dagli Istituti, perché non deliberata dagli stessi o, in minima parte, rinunciata dalle imprese.
I finanziamenti complessivamente deliberati nel 2020 sono stati 309 per quasi 23 milioni di euro di cui oltre 3 assistiti dalla controgaranzia del Fondo di Garanzia per le Pmi presso Medio Credito Centrale per un importo medio garantito del 70%.
“Proprio grazie alla controgaranzia del Fondo – fa sapere Agrifidi -, migliorano sensibilmente le condizioni a favore delle imprese agricole socie, in alcuni casi 1 punto in meno rispetto a quelle standard, ed in questo senso il Consiglio di amministrazione auspica che sia meglio conosciuto ed apprezzato l’apporto del confidi in termini di minori accantonamenti prudenziali, con conseguente diminuzione dei tassi e riduzione del rischio”.