EMILIA ROMAGNA

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Acqua: Cia, urgente nuova strategia comune contro siccità e alluvioni

Giornata di studio realizzata con Anbi: “cementificazione ed erosione hanno fatto perdere il 35% della ritenzione idrica totale dei suoli”

BOLOGNA, 12 NOVEMBRE – Visione, programmazione e cabina di regia unica per invertire la marcia sulle risorse idriche e dare il via a nuove politiche infrastrutturali, partendo prioritariamente dalla messa in sicurezza delle aree più esposte al rischio di alluvione o di siccità. Questo il messaggio lanciato dal convegno “Acqua: le nuove sfide da affrontare in agricoltura” organizzato da Cia-Agricoltori Italiani, in collaborazione con Anbi, all’Hotel Savoia Regency di Bologna. Una giornata di studio, con le istituzioni e il mondo accademico e della ricerca, per mettere nero su bianco i dati sulla crisi climatica e ripensare proposte e soluzioni più moderne ed efficienti.

Il direttore regionale Cia, Gianni Razzano, ha richiamato questi punti ad inizio lavori, ribadendo, inoltre, che l’intensificarsi dei fenomeni estremi legati ai cambiamenti rende evidente che le attuali infrastrutture non sono più adeguate a sostenere queste sfide. “Occorre un patto sociale che metta come priorità assoluta la messa in sicurezza del territorio – ha sottolineato – e non dobbiamo incorrere nell’errore di consegnare la soluzione solo ad una progettualità futura, ma dobbiamo mettere in atto, fin da subito, azioni concrete che già ora si possono fare”.

Riguardo la cementificazione ed il consumo di suolo agricolo,Razzano ha ricordato che “è una scelta esclusivamente politica, che non comporta impiego di risorse, ma solo il coraggio e la forza non cedere alle suggestioni edificatorie, con scambio di opere in compensazione o di oneri urbanistici”.

“Oggi abbiamo affrontato il tema dell’acqua e dei cambiamenti climatici in modo scientifico, ed è raro visto che spesso, soprattutto sui social media, si affronta in maniera superficiale, facendo lotte ideologiche su quello che viviamo ogni giorno – ha detto il presidente di Cia Emilia Romagna, Stefano Francia -. Lo squilibrio climatico, troppa acqua o troppo poca, ha generato zone fragili che oggi sono a rischio abbandono -. Per questo dobbiamo mettere in campo una strategia comune e integrata per tutelare un bene prezioso come l’acqua, salvaguardando al contempo agricoltura e territorio. Poi, ha proseguito, tenere i produttori nelle aree rurali e interne significa difendere l’agricoltura Made in Italy, evitare lo spopolamento e, soprattutto, prevenire il dissesto idrogeologico”.

E un ruolo essenziale nella gestione delle risorse idriche è sicuramente quello dei Consorzi di Bonifica, come ha spiegato il presidente nazionale dell’Anbi, Francesco Vincenzi: “L’acqua non è più solo un problema dell’agricoltura, oggi la sua gestione riguarda tutti. Siamo fermi all’11% di acqua trattenuta, contro il 35% della Spagna e di altri Paesi Ue – ha aggiunto Vincenzi -. L’acqua deve diventare un elemento di competitività per il nostro agroalimentare, riducendo le tempistiche e usando meglio digitalizzazione e innovazione sui cantieri”.

Luca Lombroso, meteorologo ha ricordato che fino a qualche anno fa non c’era la certezza che i cambiamenti climatici fossero responsabili degli eventi estremi,” ora invece anche i meteorologici vedono a una stretta correlazione”.

I cambiamenti del clima generano anche un impoverimento del suolo: lo ha spiegato Giuseppe Corti, direttore Crea Agricoltura e Ambiente. “In Italia dobbiamo gestire uno stato di fatto: l’edificazione che ha raggiunto in alcuni regioni il 12%, una percentuale diventata insostenibile. Sul cemento, infatti, l’acqua corre velocemente provocando i problemi che ormai conosciamo fin troppo bene. Se non ci fosse stata speculazione edilizia  – ha chiosato – non ci sarebbero i disastri alluvionali che abbiamo visto negli ultimi mesi”. Anche l’erosione del suolo dagli anni 50 ha fatto perdere il 35% della ritenzione idrica totale dei suoli a livello nazionale: “quando piove molto  ha – spiegato – l’acqua non entra più nel suolo ma scivola via velocemente, produce i fenomeni alluvionali”. 

CINQUE AZIONI PER CONTRASTARE I RISCHI NATURALI

Dare priorità negli interventi di messa in sicurezza alle zone a più alto rischio naturale; definire e avviare subito un nuovo Piano nazionale per la crescita dei grandi invasi da considerarsi integrati, e non alternativi, ai piccoli invasi; accelerare sul riutilizzo delle acque reflue, favorendo gli investimenti e le infrastrutture necessarie al riuso agricolo; approvare finalmente una legge contro il consumo di suolo agricolo, visto che si continua a cementificare 2,4 metri quadrati di suolo al secondo; incentivare le funzioni di custodia e manutenzione del territorio svolte dagli agricoltori attraverso un quadro normativo chiaro e definito.

Acqua, suolo e cambiamento climatico: giornata di studio promossa da Cia e Anbi lunedì 11 novembre a Bologna

Una giornata dedicata alla risorsa acqua, alla fragilità dei suoli e al cambiamento climatico: è questo il tema di un evento che si svolgerà a Bologna il prossimo 11 novembre.
“Acqua, le nuove sfide da affrontare in agricoltura” è il titolo dell’iniziativa nazionale promossa da Cia – Agricoltori Italiani in collaborazione con Anbi, l’Associazione nazionale delle bonifiche.

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Cia a Eima 2024,  in agenda eventi e workshop nell’area meeting confederale

Tutto pronto in Cia-Agricoltori Italiani per Eima 2024. Alla 46° edizione dell’esposizione internazionale delle macchine per l’agricoltura e il giardinaggio, a Bologna Fiere dal 6 al 10 novembre, grande spazio verde della Confederazione, con stand e area meeting, al Padiglione Eima Extend Stand 11. In agenda, cinque giornate ricche di eventi e workshop, in particolare organizzati con Agia, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia, ma anche con il CAA, Centro Assistenza Agricola di Cia e il partner xFarm, coinvolgendo esperti e tecnici, il ministero dell’Agricoltura e quello dell’Istruzione.

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Equità, sostenibilità, innovazione, clima e sicurezza alimentare tra i punti del documento finale

ORTIGIA – La Presidenza italiana ha invitato i membri del G7 Agricoltura a parlare di Sovranità alimentare, tema che approda così per la prima volta all’attenzione del vertice. È stato sottolineato l’impegno a investire responsabilmente in un’agricoltura e in sistemi alimentari in grado di fornire cibo sicuro, accessibile, nutriente e di qualità per tutti, riconoscendo le diversità culturali delle abitudini alimentari e dietetiche, e a ridurre le perdite e gli sprechi alimentari dalla produzione al consumo.

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Cia, maltempo: un piano straordinario per manutenzione e realizzazione strutture. Interventi in emergenza importanti ma non è la soluzione

La furia dell’acqua nelle aree più colpite si è portata via ciò che era rimasto in campo: pomodoro da industria, soia e uve da vendemmiare

BOLOGNA, 22 0TTOBRE 2024 – “Serve un piano straordinario di messa in sicurezza del territorio che preveda, oltre che la manutenzione dei corsi d’acqua, la realizzazione di infrastrutture atte a gestire i fenomeni che sono ormai eventi ordinari, perché è del tutto evidente che gli interventi in emergenza, seppur necessari, non sono la soluzione”.

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Il clima ha ripercussioni su salute e territorio: un incontro promosso da Anp-Cia ha indicato come mitigare gli effetti del cambiamento

Erika Angelini

FERRARA – La 28ª Festa regionale Anp-Cia Emilia Romagna, che si è tenuta a Ferrara lo scorso 21 settembre, ha scelto come focus del convegno un argomento decisamente attuale: l’impatto dei cambiamenti climatici su agricoltura, ambiente e salute umana. L’evento si è svolto, infatti, a poche ore dall’alluvione e si è aperta con l’unanime solidarietà e vicinanza a tutte le popolazioni colpite. Ad aprire i lavori, i saluti all’assemblea del presidente di Anp Ferrara, Andrea Bandiera, che ha accolto gli oltre duecento pensionati provenienti da tutte le province.

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Fondo Agricat,  Cia: “bene rivedere le pratiche, le dichiarazioni stampa sulle aziende erano corrette”

Positiva l’apertura del tavolo permanente, grazie a intervento Lollobrigida, e primi risultati

BOLOGNA 4 SETTEMBRE –   L’apertura del tavolo permanente avviato dal Fondo Agricat, presso Ismea, rappresenta un’importante apertura al confronto per fare definitiva chiarezza sui ritardi e i numerosi rigetti delle domande di indennizzo per le alluvioni del 2023 e le gelate tardive. Dunque, bene l’intenzione di rivedere le pratiche e l’intervento, in tal senso, del ministro Lollobrigida affinché si procedesse alla verifica dei dati.

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“Il Piano della regione Emilia Romagna per contrastare le cavallette va nella direzione giusta”

BOLOGNA – “Il Piano della regione Emilia Romagna per contrastare le cavallette va nella direzione giusta e dà una risposta alle nostre numerose segnalazioni di attacchi ai prodotti agricoli da parte di questi voraci insetti”. È il commento di Stefano Francia, presidente di Cia agricoltori italiani Emilia Romagna, dopo i provvedimenti messi in atto dalla Regione. “L’emergenza va infatti affrontata tempestivamente e preventivamente, – dice Francia – inoltre va incentivata la ricerca per sviluppare nuovi metodi a tutela delle colture agricole da insetti infestanti e attacchi ingestibili che potrebbero compromettere la produzione delle filiere”.

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La Commissione Ue propone un sostegno finanziario per far fronte alle conseguenze delle inondazioni: all’Emilia Romagna dovrebbero essere assegnati oltre 378 milioni di euro

Lo comunica con soddisfazione Cia Emilia Romagna sottolineando l’impegno degli europarlamentari che hanno accolto le richieste della Confederazione

La Commissione europea ha proposto di erogare un sostegno finanziario di oltre 1 miliardo di euro dal Fondo di solidarietà dell’UE (Fsue) per far fronte alle conseguenze delle gravi inondazioni che hanno colpito Italia, Francia, Slovenia, Austria e Grecia nel 2023. Lo comunica con soddisfazione Cia Emilia Romagna sottolineando l’impegno degli europarlamentari che hanno accolto le richieste della Confederazione.

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“Agricat, finanziato con il 3% della PAC degli agricoltori, doveva essere uno strumento efficace per indennizzare le imprese agricole colpite dai danni catastrofali, peccato che sono arrivate migliaia di lettere di diniego dal Fondo mutualistico”

Lo segnala con disappunto Cia – Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna sottolineando che gli strumenti informatici e le procedure farraginose attivate dall’organismo stanno arrecando enormi danni alle imprese agricole

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