Concluso il lavoro del Tavolo tecnico-istituzionale. Manghi: “Risultato storico e condiviso”
“Un documento storico di vitale importanza” raggiunto al termine di “un percorso estremamente utile e finalmente concreto” grazie anche a un “lavoro di squadra che ha visto tutti impegnarsi, con un approccio tecnico e non ideologico, nel segno della responsabilità, della concretezza e della trasparenza”.
Per le imprese agricole emiliano-romagnole sono in arrivo oltre 15, 2 milioni di euro. È questa la dotazione finanziaria del bando, approvato dalla Giunta regionale, che rende disponibili le risorse assegnate dal Ministero delle politiche agricole per la campagna2018/2019, previste dal Piano nazionale di sostegno.
Lo sviluppo sostenibile, così come la sostenibilità dell’agricoltura sono espressioni che sempre più spesso ricorrono; ad esempio, il tema della sostenibilità era uno di quelli principali nell’Assemblea congressuale che abbiamo tenuto come CIA qualche mese fa. Ciò non toglie che il termine sostenibile abbia un che di indefinito, di non esattamente precisato.
Per questo, per avviare un approfondimento di un tema che in futuro potrà essere sempre più importante, rinviamo ad un articolo del sito
Valido fino al 2022, mette in campo azioni per limitare i danni all’agricoltura e per la protezione della fauna selvatica
Via libera al primo Piano regionale di controllo di cornacchie, gazze e ghiandaie. Dopo aver ricevuto il parere vincolante e positivo di Ispra, l’Istituto per la prevenzione e la ricerca ambientale, diventa ora pienamente operativo il Piano approvato dalla Giunta regionale che consente per prima cosa di intervenire in difesa di frutteti e altre coltivazioni per limitare i danni.
04-06-18 – E’ di Pavia, della Lega, alla seconda legislatura in Senato (capogruppo dal 2014)
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che il neo Ministro Gian Marco Centinaiosi è insediato questa mattina al Palazzo dell’Agricoltura di via XX Settembre, sede del Dicastero.
Succede ad Antonio Dosi che ha concluso il suo mandato
Il neo presidente rivolge un appello alle istituzioni: “All’agricoltore va riconosciuto economicamente il ruolo di tutore dell’ambiente”
Ruolo propositivo nei confronti della Regione, innovazione e sostenibilità economica delle imprese, alleggerimento da oneri burocratici e progetti per contrastare il cambiamento climatico al centro del programma del neo presidente.
Agea: ultimo atto Governo uscente inopportuno nei tempi e inefficace negli effetti
Scanavino: Questa non è una riforma. Il prossimo esecutivo provveda ad altro decreto
La situazione è drammatica.
Mentre aspettiamo da tempo che i pagamenti per gli agricoltori vengano sbloccati e che si avvii una riforma efficace di Agea, il Consiglio dei ministri uscente ha licenziato un decreto sulla riorganizzazione dell’Ente pagatore, introducendo una normativa inopportuna nei tempi di approvazione e inefficace in termini di effetti reali sul settore. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani Dino Scanavino.
Per tali ragioni, chiediamo con forza al Parlamento e al prossimo Governo -che auspichiamo possa insediarsi in tempi brevi- di fare il possibile per rivedere radicalmente i contenuti del decreto e introdurre, al più presto, una normativa seria e coerente con le istanze delle imprese agricole.
Secondo Cia, occorre una riforma radicale e orientata a ridefinire in modo organico i ruoli gestionali e di controllo di Agea. Anche attraverso investimenti nel capitale umano e nella riorganizzazione strutturale di funzioni e procedure. Una riforma ambiziosa, insomma, dove i sistemi regionali possano essere integrati in un’unica vera ed efficace rete nazionale.
In un’ottica di competitività delle imprese agricole, l’efficienza e l’efficacia del sistema dei pagamenti occupano un ruolo decisivo -aggiunge ancora Scanavino-. Ciò è particolarmente importante in Italia dove, sempre più spesso, i ritardi nei pagamenti dovuti agli agricoltori e la burocrazia nel sistema dei controlli hanno caratterizzato in negativo il funzionamento di Agea e, di riflesso, le dinamiche di crescita del sistema agricolo.