Altri eventi estremi, altri danni

Chi ha avuto danni inoltri segnalazione entro la mattina di lunedì 3 giugno

La settimana in corso, l’ultima di maggio, sarà probabilmente sempre a rischio di nuove precipitazioni e temporali anche di forte intensità.

Le recenti violente perturbazioni, dopo quelle del 15 e 16 maggio, si sono abbattute il 24 e il 25 maggio in  alcune altre aree del ravennate (faentino) e in particolare nel forlivese e nel cesenate. Qui le zone più colpite sono state quelle tra Sogliano al Rubicone, Montetiffi e Roncofreddo, Villanova, Villagrappa, Ronco proseguendo verso Forlimpopoli e Selbagnone: danni a frutteti, orticole, cerealicole,  vigneti a causa della grandine e del vento. Quello che la gradinata del 25 maggio ha lasciato sugli alberi in molti casi non potrà essere conferito nemmeno all’industria di trasformazione.

Il servizio tecnico di Cia Romagna sta raccogliendo tutte le segnalazioni di danno. La segnalazione non dà diritto a rimborso immediato, ma sarà importante nel caso la Regione Emilia-Romagna chieda al Ministero la declaratoria per lo stato di calamità naturale per accedere ad eventuali fondi della Legge 102. Chi ha avuto danni deve fare segnalazione entro la mattina di lunedì 3 giugno. 

Gli eventi meteo estremi sono sempre più frequenti e più violenti e in certi casi sono stati compromessi anche i sistemi di difesa attiva dai danni da maltempo. Le complicazioni per quanto riguarda i sistemi di difesa passiva sono note e Cia non molla la presa su questo argomento: occorre trovare il modo affinché gli agricoltori possano assicurare il proprio lavoro e occorre rendere il fondo Agricat più efficace. Ogni attività imprenditoriale va tutelata e il fondo mutualistico istituito per il comparto agricolo secondo Cia non è stato declinato nel modo giusto: andrebbe esteso a tutta Italia per suddividere il rischio tra aree geografiche e colture diverse e deve poter intervenire a supporto delle compagnie assicurative

Se da un lato c’è chi deve far fronte alla pioggia, e in particolare alla grandine, altre zone della Romagna soffrono per la siccità e la situazione locale riflette quella più generale italiana, con il nord che ha dovuto affrontare queste perturbazioni e il sud alle prese con la siccità. 

Le perdite sono ancora tutte da quantificare in termini economici e sono distribuite in maniera discontinua sul territorio. Tuttavia, aggiungono ulteriori difficoltà ad un comparto esposto in prima linea agli effetti dei cambiamenti climatici. Ci sono aziende che saranno senza produzione e senza reddito ma con spese sostenute e da sostenere; molte sono quelle colpite anche dalle alluvioni del maggio 2023. 

Contrasto alle cavallette in Romagna

Il settore Fitosanitario e Difesa delle Produzioni della Regione Emilia-Romagna informa che sono state osservate le prime nascite delle cavallette dei prati Calliptamus italicus (Cavalletta dei prati — Agricoltura, caccia e pesca (regione.emilia-romagna.it)) nella fascia collinare e pedecollinare romagnola. Si tratta di un’informazione importante perché l’individuazione dei focolai iniziali di infestazione (cosiddette grillare) è la base per la messa in opera del piano di contrasto alle cavallette.

Le fasi giovanili dell’insetto sono presenti da metà maggio fino a fine giugno, è dunque questo il periodo nel quale vanno effettuati i trattamenti localizzati.

Il successo di questa iniziativa di lotta dipende dalla sensibilità e dalla partecipazione attiva di tutti: agricoltori, cittadini, Associazioni ed Enti pubblici. È strettamente legata all’individuazione tempestiva dei primi focolai di giovani cavallette e dall’esecuzione tempestiva dei trattamenti localizzati. Intervenire oggi in modo capillare su aree limitate, può significare molti meno disagi e danni nel periodo estivo.

In supporto a ciò, quest’anno per il contenimento delle cavallette sarà possibile impiegare l’insetticida biologico LASER 120 SC a base della sostanza attiva Spinosad, che ha ottenuto l’autorizzazione eccezionale di 120 giorni a partire dal 16 aprile 2024 per l‘impiego su erba medica contro la cavalletta dei prati.

Il Settore Fitosanitario e Difesa delle Produzioni della Regione Emilia-Romagna ha elaborato strumenti di supporto al quale tutti i soggetti coinvolti possono fare riferimento per scopi informativi, divulgativi e segnalazioni.

Di seguito trovate le schede segnalazioni grillare per agricoltori e cittadini e la locandina a scopo divulgativo con i riferimenti comunali per le segnalazioni.

Il Settore Fitosanitario elabora settimanalmente i bollettini interprovinciali di Produzione integrata e biologica sempre aggiornati alla pagina dove nella parte specifica sulla difesa sono riportate anche quelle per il contrasto alle cavallette.

Bollettini di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini — Agricoltura, caccia e pesca (regione.emilia-romagna.it)

Fauna selvatica, Atc e Psa – L’approfondimento del Consiglio direttivo Cia Romagna del 23 aprile

Nell’ultimo Consiglio direttivo del 23 aprile è stato affrontato il tema cruciale della fauna selvatica in riferimento a due punti di particolare rilevanza: il rinnovo dei consigli degli ambiti territoriali di caccia (Atc) e la gestione dell’epidemia di peste suina.

Rinnovo dei consigli degli Atc – I rappresentanti attualmente in carica nei consigli per Cia Romagna hanno evidenziato diverse criticità approfondite in vari momenti di confronto con la parte tecnica e politica dell’organizzazione, ai diversi livelli. Fabrizio Rusticali, esperto referente per la Cia Romagna in materia di fauna selvatica, ha sintetizzato in questo elenco le principali esigenze:

1) omologare le procedure dei controlli della Regione Emilia-Romagna sui territori di riferimento degli Atc.

2) Omologare le procedure degli organi di Polizia Provinciale nelle diverse province.

3) Garantire che i fondi per le attività di prevenzione non ricadano sulle aziende.

4) Aumentare l’attenzione sul piano faunistico.

5) Attivare i piani di controllo per le specie non ancora contemplate.

Da parte di Cia Romagna c’è la volontà, espressa anche dal Consiglio direttivo, di affrontare in modo sistematico e coordinato con i Tavoli Verdi le sfide legate alla gestione della fauna selvatica, partendo dal tema del rinnovo dei consigli degli Atc e della gestione della Psa. L’obiettivo è cercare soluzioni efficaci e sostenibili per tutti gli attori coinvolti. In virtù di questo, con il benestare del Consiglio direttivo, Cia Romagna proporrà anche di incontrarecome Tavoli Verdi – il responsabile  del Settore Agricoltura, caccia e pesca – Ambiti Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini  Alberto Magnani , al quale sottoporre le esigenze emerse.

Rusticali ha inquadrato ruolo, competenze e importanza degli Atc con un’interessante ricostruzione  storica che ha messo in evidenza l’attività venatoria prima e dopo la Legge 157/92 “Norme per la protezione della fauna omeoterma e prelievo venatorio”, la legge quadro di disciplina di tutta la materia della caccia e tutela della fauna selvatica. In tal modo è emerso cosa, come e perché tanti elementi siano andati modificandosi nel tempo con effetti anche sull’ambiente e sull’agricoltura. Si è trattato di una contestualizzazione fondamentale e necessaria per agire oggi con competenza sulle osservazioni e sulle richieste.

Peste suina – Riccardo Evangelisti, Responsabile Territorio e Ambiente per Cia Emilia-Romagna, ha fornito un quadro chiaro e incisivo riguardo al tema “epidemia di peste suina” e alle azioni attuali e future di Cia. La situazione è estremamente seria: sebbene la Romagna sia ancora indenne, la malattia si sta diffondendo rapidamente generando gravi implicazioni di carattere economico e commerciale. Non si trasmette all’uomo, ma è un’emergenza di sanità pubblica. È estremamente necessario attivare i Gruppi operativi territoriali (Got) su base regionale e provinciale, essenziali per la prevenzione e il coordinamento dell’abbattimento dei cinghiali al fine di gestire l’epidemia sul territorio. La formazione dei Got sta procedendo con estrema lentezza, limitandosi finora solo alla zona di Bologna, il che risulta inaccettabile poiché la mancanza di Got potrebbe creare seri problemi nel caso di individuazione di cinghiali positivi. In Romagna non risultano attivati e Cia regionale ha sollecitato e anche Cia Romagna fa pressione. Un altro punto cruciale su cui concentrarsi è la composizione dei Got stessi: è essenziale che essi includano agricoltori, rappresentanti delle organizzazioni agricole e gli Atc, e non dover creare tavoli di coordinamento separati per interagire con i Got formati dai Settori agricoltura caccia e pesca degli ambiti provinciali, dai Parchi e dalle Polizie Provinciali. Questo è un aspetto critico su cui Cia esprime contrarietà rispetto a quella che sembra essere la scelta della Regione Emilia-Romagna di mantenere separati in due gruppi i portatori di interesse.

Presentato a Conventello (RA) il Manifesto Cia per le Elezioni Europee 2024

È in corso sul territorio nazionale la presentazione del Manifesto per le Europee redatto da Cia in occasione dell’appuntamento elettorale dell’8 e 9 giugno. Cia lo sta sottoponendo ai candidati italiani alle elezioni Europee, per un nuovo mandato che metta al centro l’agricoltura. Recentemente, durante una delle tappe del percorso nazionale di presentazionepromosso a livello regionale da Cia Emilia-Romagna – il Manifesto è stato illustrato ad Alessandra Moretti, europarlamentare del Partito Democratico iscritta ai Socialisti & Democratici. L’evento in Romagna si è tenuto a Conventello (RA), nell’azienda agricola di Andrea Graziani, presidente territoriale Cia zona di Ravenna, con un’adesione molto numerosa e partecipativa.

Insieme al presidente di Cia regionale Stefano Francia, una numerosa rappresentanza di Cia Romagna con il presidente Danilo Misirocchi, la direttrice Alessia Buccheri, i vicepresidenti Lorenzo Falcioni e Matteo Pagliarani, quest’ultimo anche in qualità di vicepresidente del Consiglio europeo dei giovani agricoltori (Ceja). Poi ancora rappresentanti del consiglio territoriale della Cia della Bassa Romagna, Stefano Folli e Lorenzo Rivalta; il presidente dell’Anp Romagna Wiliam Signani, molti membri del Consiglio Direttivo e tanti associati. Attraverso i vari interventi sono stati affrontati i nove punti strategici del Manifesto con un’attenzione particolare sulle pratiche sleali, sulla reciprocità degli standard, sulla gestione dell’acqua, sulle aree interne, sulla Pac, sui giovani e il futuro dell’agricoltura per la diffusa la problematica del ricambio generazionale che deve essere strutturalmente affrontata per garantire continuità produttiva e aziendale.

Sono stati ricordati alcuni risultati ottenuti, prima delle manifestazioni dei trattori compresa quella di Bruxelles,  come l’affievolimento delle norme sui fitofarmaci e sull’ambiente, che però molti attivisti ambientalisti hanno criticato.

Su questi temi  l’impegno di Cia – sempre ribadendo che gli agricoltori sono i primi a volere un ambiente più in salute possibile perché lavorano nell’ambiente – è incessante e ribadisce che le decisioni vanno prese su base scientifica e non ideologica.

Per Cia la complessità delle situazioni rende necessaria la ricerca di nuove strade per superare un’innaturale spaccatura che si è creata fra ambiente e agricoltura e che ha esacerbato strumentalizzazioni e pregiudizi. Le future politiche Ue, afferma Cia, dovranno guardare al mondo agricolo come fonte di soluzione dei problemi che riguardano la sostenibilità non come la causa.

Ristrutturazione e riconversione dei vigneti campagna 2024/2025 – Aperto il Bando OCM

La Delibera di Giunta regionale n. 604 di lunedì 8 aprile 2024 approva il nuovo avviso pubblico dell’intervento settoriale del vino “Ristrutturazione e riconversione dei vigneti” campagna 2024/2025. Diverse le novità introdotte in questa campagna. In particolare:

  1. Modificata la tabella dei contributi concessi: dagli 8-8.500 €/ha di contributo per un ettaro di vigneto si passa a 11.349 €/ha (+ 33% rispetto l’anno scorso) cui si aggiunge se richiesti un contributo per l’estirpo del vecchio vigneto (984 €/ha quindi + 9,3% rispetto l’anno scorso) e le analisi del terreno ammissibili a contributo se richieste per 47 €/ogni 5 ha di vigneto richiesto (l’anno scorso non vi era un contributo specifico);
  2. Semplificata tutta la rendicontazione in quanto NON sarà più necessario allegare bonifici e estratti di conto corrente e anche le fatture l’unica obbligatoria da allegare è quella delle barbatelle, cui aggiungere quelle delle analisi del terreno (se richieste a contributo) e delle strutture di sostegno (se richieste a contributo). Non si deve allegare nessun rendiconto redatto sul Prezziario regionale;
  3. SI POTRÀ TOGLIERE DAL COSTO TOTALE DELL’IMPIANTO LE SEGUENTI LAVORAZIONI:
    1. Concimazione di fondo e lavori preparatori per 2.960 € di spesa circa;
    2. Strutture di sostegno, laddove si vogliano utilizzare materiali usati e non nuovi per un importo variabile di spesa da 11.886 € fino al max a 13.535 €/ha per la spalliera in pianura, elevati fino al max 33.244 €/ha per chi fa una pergolo in terreni adatti alla viticoltura eroica.

Gli importi di cui alle lettere a) e b) saranno inseriti in un prossimo aggiornamento della circolare dei costi standard della Rete rurale nazionale per cui il bando prevede il rimando ad un successivo atto non appena gli importi saranno formalizzati e pubblicati sul sito della RRN.

  1. I viticoltori che accedono al bando dovranno dimostrare di aver eseguito nella propria impresa i trattamenti su tutti i vigneti da loro condotti contro lo scafoideo vettore della Flavescenza dorata (2 trattamenti nel 2023) ed estirpato le piante di vigneto infette da verbale del Settore Fito;
  2. Non potranno far domanda i viticoltori che hanno presentato rinuncia a precedenti domande di Ristrutturazione a partire dal 1/1/2024 fino alla scadenza del bando;
  3. Il maggior costo dell’impianto per la cd. “viticoltura eroica” lo potranno richiedere sia i vigneti iscritti o che si iscriveranno all’Elenco dei vigneti eroici della Regione ma anche chi in possesso delle caratteristiche non vuole far domanda di riconoscimento regionale;
  4. Sono richiedibili a contributo solo l’estirpazione, il mancato reddito (confermato a 3.000 €/ha) e il successivo impianto del vigneto. Non si possono chiedere a contributo né il sovrainnesto, né l’impianto irriguo e nemmeno la modifica delle strutture di sostegno.
  5. Tra le forme di allevamento, il GDC è ammissibile quale forma “spalliera” in quanto così riportato dalla RRN; i sesti di impianto NON sono più vincolanti ma diviene vincolante per le forma di allevamento a spalliera la densità minima che deve essere di 2.000 ceppi /ha e NON meno pena decadenza;
  6. Scadenza per la presentazione delle domande di sostegno è fissata a venerdì 14 giugno ore 13:00, utilizzando SIAG come l’anno scorso.
  7. Risorse libere per accoglimento di nuove domande: 12.770.384,65 € e se non basteranno si applica il criterio pro-rata;
  8. Introdotto a garanzia che i lavori NON siano stati avviati l’obbligo di allegare alla domanda di sostegno una “fotografia digitale con indicazione della data, riferita allo stato del terreno che ospiterà l’impianto di vigneto” (in caso di interventi su più superfici, occorre allegare almeno una foto per superficie)”;
  9. Estirpazione dei vigneti per cui si chiede il contributo a partire da sabato 31 agosto 2024;
  10. Le fatture relative all’operazione dovranno riportare tutte il CUP o la dicitura anche per quelle non allegate per cui sarà effettuato un controllo a campione.

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