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“Apicoltura, la situazione è preoccupante: il miele d’acacia tra i più danneggiati dal maltempo”

ape su fiore
Cia–Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna sollecita gli apicoltori a segnalare al più presto le perdite di prodotto e le ripercussioni sugli alveari

BOLOGNA, 20 luglio 2019  – “Le condizioni meteorologiche avverse e l’impatto del cambiamento climatico tra le cause dell’emergenza api, situazione confermata dall’Osservatorio nazionale del miele e dall’Ismea, istituto che indica una contrazione  produttiva del 41% rispetto alle attese. Il miele d’acacia, molto pregiato e punta di diamante anche dell’Emilia Romagna, è stato quello che ha subito maggiormente questa flessione”.

Una apertura di stagione apistica deludente per i produttori, quindi, sottolineata dalla Cia-Agricoltori dell’Emilia Romagna, che rende fragile il settore, senza considerare le gravi difficoltà di mercato dovute alla concorrenza del miele d’importazione, di bassa qualità. “Il settore va sostenuto – dice la Cia – anche per l’importante contributo dato dalle api all’impollinazione. Per questo è importante che gli apicoltori segnalino i danni agli uffici tecnici della Cia al fine di, una volta quantificati i danni, consentire alla Regione Emilia Romagna avanzare lo stato di calamità”

“La Regione Emilia Romagna, inoltre – ricorda ancora la Confederazione – mette a disposizione degli apicoltori risorse per il miglioramento della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura in riferimento all’annualità che inizia il prossimo primo agosto e termina il 31 luglio 2020”.

apicoltura, cambiamento climatico, miele

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