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Alla guida della Renana per la prima volta una imprenditrice

ValentinaBorghi

BOLOGNA – Valentina Borghi, imprenditrice agricola di 44 anni è la prima donna alla presidenza della Bonifica Renana. La Borghi segue l’impresa di famiglia, impegnata nella produzione di funghi, che ha sede a Minerbio, e dal 2018 è presidente della Coldiretti bolognese.

Vicepresidenti eletti sono Marco Bergami (presidente di Cia Emilia Centro), con il ruolo di presidente vicario, e Davide Venturi. Valentina Borghi, ad un mese dall’insediamento elenca le priorità di gestione.

“Il Consorzio della Bonifica Renana è una realtà ben organizzata, efficiente ed economicamente sana, in grado di svolgere al meglio le attività affidate al reticolo idraulico artificiale del consorzio: operare per la difesa del suolo, garantire la disponibilità idrica per l’irrigazione, favorire la salvaguardia ambientale e, grazie all’ultima legge regionale, prevenire il dissesto in Appennino. Inoltre, ci sono 48 milioni di opere (di cui il 60% per il potenziamento dell’irrigazione) già in fase di realizzazione, che si aggiungono alla gestione ordinaria”.

Quali sono gli obiettivi che si pone per il nuovo mandato?

Il settore agricolo, con l’intero Paese, sta vivendo una fase particolarmente dura: le misure antiCovid, con le forti limitazioni a ristorazione, turismo e intero canale Horeca, hanno ridotto i fatturati dell’agroalimentare e non sappiamo quale orizzonte ci aspetta. Le aziende agricole sono resilienti per natura, ma occorre fornire loro tutti gli strumenti necessari per resistere, a partire dalla disponibilità irrigua.

E per l’Appennino? Quali strategie per la gestione del territorio montano?

La fragilità idrogeologica complica la già difficile sfida di chi resta a vivere e fare economia agricola in collina e montagna. Il nostro supporto consiste nel realizzare opere di prevenzione del rischio e di difesa del suolo; interventi concordati in sinergia con Comuni ed Unioni e realizzate con metodi di ingegneria naturalistica. Solo nel 2020 sono stati realizzati 50 lavori, con un investimento di oltre 4 milioni di euro: senza manutenzione territoriale non c’è prevenzione del rischio e ogni euro speso in prevenzione ne risparmia 6 in emergenza. Per questo ritengo sia utile coinvolgere in prima persona, nelle attività di manutenzione e prevenzione, anche gli agricoltori che vivono in quei territori.

Bonifica Renana, Valentina Borghi

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