Alessio Mammi nell’imolese per ascoltare le richieste dei produttori agricoli
Un sostegno forte e strutturale al settore agricolo colpito da una crisi che rischia di cancellare le produzioni d’eccellenza del territorio imolese. È questa la principale richiesta che Cia-Agricoltori Italiani Imola ha fatto ad Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura che ieri (15 ottobre) ha incontrato i vertici dell’associazione e i produttori del Circondario.
“Siamo molto soddisfatti dell’incontro con l’assessore Mammi – ha detto Giordano Zambrini, presidente di Cia Imola – che ha accolto il nostro invito a venire sul territorio, per vedere le nostre aziende e ascoltare le priorità dei produttori. Come associazione abbiamo consegnato all’assessore un documento che posso definire “emergenziale” perché contiene alcuni punti urgenti per la sopravvivenza stessa di alcuni comparti agricoli. Abbiamo chiesto, in particolare, che vengano stanziati dei fondi strutturali per consentire alle aziende agricole di superare questi anni di crisi e di riuscire, anche attraverso innovazione e sviluppo di pratiche sostenibili, a rilanciare la loro attività agricola. Ricordo, infatti, che le gelate primaverili hanno cancellato quasi totalmente, per due anni consecutivi, la produzione di albicocche nella Valle del Santerno e hanno provocato problemi anche al settore vitivinicolo. Inoltre continua a crescere, anche nell’imolese, la presenza di cimice asiatica che ha bersagliato principalmente pere e mele. Una situazione che richiede, a nostro avviso, un sostegno pubblico per la ricerca varietale e genetica, l’unica che può trovare piante più resistenti a cambiamenti climatici e fitopatologie. Un altro punto essenziale contenuto nel documento è la richiesta che la nostra amministrazione regionale, anche in accordo con le altre, faccia leva sul Governo perché venga modificata la legge 102 che regola i contributi del Fondo di Solidarietà Nazionale e risale ormai al 2004 e che spesso non risarcisce i danni perché i paletti per ottenere i fondi sono troppo rigidi e restrittivi. Abbiamo sottolineato, inoltre, i problemi legati alla gestione del rischio che vede nei PAI e nel sistema assicurativo numerose problematiche e lacune che devono essere analizzate e risolte”.
L’assessore Mammi si è fatto carico delle richieste e ha detto: “Confermo l’impegno della Regione Emilia-Romagna per valorizzare e supportare la frutticoltura regionale, non disperdere filiere d’eccellenza e riuscire a sopperire le richieste di mercato di frutta e verdura, in continuo aumento. In questo contesto la Commissione Europea dovrebbe impegnarsi per veder garantita la reciprocità nei confronti dei paesi con i quali intercorrono rapporti commerciali, perché vengano applicate agli agricoltori e ai produttori dei paesi terzi le stesse condizioni a cui rispondono gli agricoltori europei. Un altro impegno dovrebbe essere quello della simultaneità: a fronte dell’eliminazione di molecole ritenute superate, è necessario investire nella ricerca pubblica per restituire alternative concrete ai produttori in campo frutticolo, per la tutela delle produzioni. Nel PSR 2021-2022 sono riservate risorse per finanziare la protezione, come sta accadendo proprio in questi mesi grazie al bando di sostegno per l’acquisto di strumenti antibrina. Opereremo poi sulla regolazione dell’offerta e tracciabilità del prodotto perché l’anonimato ha meno valore economico. In generale stiamo mettendo forte attenzione per un settore che ha una valenza enorme e insostituibile, perché produce cibo di qualità, crea posti di lavoro e un indotto essenziale per il nostro sistema territoriale”.
L’assessore, insieme ai vertici di Cia Imola, alla Consigliera regionale Francesca Marchetti e al sindaco di Imola, Marco Panieri, ha poi incontrato alcune aziende del territorio del settore frutticolo e vitivinicolo colpite dalle gelate primaverili e agrituristiche, che stanno uscendo con fatica dall’anno di chiusure dovute all’emergenza sanitaria.